Lucia Goracci

Nasce a Orbetello il 16/03/1969. Consegue la laurea alla Luiss  di Roma il 24 Luglio 1992, in Scienze Politiche, Relazioni Internazionali;
Entra in Rai nel 1995 dopo un concorso pubblico.  Prima destinazione la Tgr Sicilia, quindi nel 1999 a Rainews24, poi al Tg3 dove diventa inviata di Esteri (2000-2013) e nuovamente a Rainews.
Per la Rai viaggia  in diversi teatri di guerra, principalmente  in Medio Oriente. In Siria, Iraq, Afghanistan, Libano, Israele e Autorità Palestinese, Egitto, Libia, Tunisia, Iran, Turchia. Più di recente, segue  in Europa gli attentati di Parigi (13 Novembre 2015) e Nizza (14 Luglio 2016); la guerra in Ucraina (2014-2015); gli attentati terroristici all’aeroporto e nel metro di Bruxelles (marzo 2016)
Da inviata racconta tuttavia soprattutto le guerre mediorientali. Tra le altre: Israele-Hamas a Gaza (2009 e 2014); Iraq (dal 2004), Siria (dal 2006), Libia (dal 2011); Iran (dal 2008); nel  Novembre 2015, intervista con il Presidente Rohani.
Nel 2013 segue le proteste contro il governo Morsi e la sua destituzione in Egitto – nonché la repressione della piazza dei Fratelli Musulmani.
Il 2014 è l’anno in cui inizia a coprire ininterrottamente i fronti di guerra contro l’ISIS. Tra i pochi giornalisti internazionali   a testimoniare, da dentro l’assedio   dell’ISIS, la resistenza  della cittadina curda siriana  di  Kobane; Nel 2016, viene trasmessa sulle testate RAI una serie di sue  esclusive: la distruzione della cittadella e del suq di Aleppo, patrimonio dell’umanità dell’Unesco (Febbraio 2016); la liberazione della città antica di Palmira (Marzo/Aprile 2016); la liberazione di Falluja e in autunno la riconquista di Aleppo da parte dei governativi e l’offensiva per liberare Mosul dall’Isis. La sua  è, ancora, la prima troupe italiana a entrare nei primi quartieri di Mosul liberata (novembre 2016) e l’unica a raccontarne la caduta (luglio 2017)
L’estate  del 2016 è anche quella del golpe sventato in Turchia.  Occasione in cui realizza una delle poche interviste internazionali – ed esclusiva italiana – con il presidente turco Erdogan.
L’attività di inviato di guerra   le è valsa diversi riconoscimenti giornalistici, tra i quali:  Antonio Russo (2008), Ilaria Alpi (2011),  Premio Barzini (2012) , Premio Luchetta (2014),   Premiolino (2014)