“Gli scritti di autori ed autrici definiti ‘maestri di spirito’ sono “spesso considerati solo come libri di edificazione spirituale, offerti al pubblico in versioni antologiche e con apparati critici sintetici. In realtà sono spesso opere di grande valore letterario, testimonianze di una lingua viva, creativa e coraggiosa (p.11), afferma Anna Maria Rossi, linguista, docente, collaboratrice del Centro Chiara Lubich, la quale porta il lettore all’interno di un cammino di conoscenza, quello proposto dal libro: “Chiara Lubich in Dialogo con il mondo, prospettive interculturali, linguistiche e letterarie nei suoi scritti’, edito da Rubbettino, (2021) di cui è curatrice insieme a Vincenzo Crupi. Una vita spesa per diffondere la cultura della fraternità. Così si può riassumere l’esistenza di Chiara Lubich (Trento, 1920 – Roma, 2008). Durante gli anni bui della Seconda guerra mondiale, insieme a un piccolo gruppo di giovani donne, la Lubich ha dato inizio ad una esperienza evangelica per certi versi rivoluzionaria: un modo nuovo, radicale, di vivere la fraternità universale. Con una spiritualità centrata sulla valorizzazione dell’unità pur nel rispetto delle legittime identità, Chiara Lubich ha offerto un originale contributo alla società e alla cultura contemporanee. Lo confermano le sedici lauree ad honorem da parte di università di quattro continenti, con motivazioni che evidenziano in particolare l’apporto alla pace e all’unità tra i popoli, religioni e culture e la diffusione della fraternità universale. Il libro, che verrà presentato il 22 ottobre 2022, ore 17.30, presso il Centro Internazionale La Pira di Firenze è formato da tre sezioni: una prima parte, ‘guarda la parola’ nei testi scritti da Chiara Lubich tra il 1949 e il 1951, attraverso un’attenta analisi testuale e lo studio dettagliato del linguaggio mistico, la seconda parte, analizza gli scritti della Lubich sulla prospettiva dell’essere ‘donna del dialogo ‘, tenendo presente l’altro e non dimenticando il contesto multiculturale dei suoi interlocutori. Infatti, il trasferimento della ‘parola’ da una lingua all’altra, compito arduo di un traduttore, implica un rapporto, uno scambio tra traduttore e autore, aspetto analizzato nella terza parte. Saranno presenti i curatori, l’editore e alcuni autori. Vi aspettiamo.
Evento organizzato da
Centro Chiara Lubich in collaborazione con il Gruppo LFL (Letteratura, Filologia e Linguistica)
Informazioni per il pubblico
Ad accesso libero Numero massimo di partecipanti 300 Informazioni: [email protected] / 339 6918569
Modalità di partecipazione
Gratuita
Destinatari
Per tutti