Calendario OFF

Le donne dell’Art Brut – visioni e suoni

Quando

23 ottobre

Tipologia Evento

Incontro/Conferenza

Orario

21:30-23:30

Luogo

Galleria e Libreria "Immaginaria"

Chi siamo L’Associazione Museo Art Brut Firenze nasce nel 2015 a seguito del fortunato documentario “Art Brut: una disciplina diversa” creato da Teresa Vitelli, fondatrice di MAB. Un team femminile alla conquista di un sogno e un progetto che sempre più si conferma di attuale necessità, ovvero promuovere l’Art Brut e le correnti affini nonché le tematiche sociali ad essi collegati. L’Art Brut nasce nei primi del ‘900, quando Jean Dubuffet crea il movimento per dare rilevanza artistica alle opere nate in contesti di reclusione e isolamento sociale, arte di non accademici e non professionisti fra cui, spesso, internati in manicomi, persone ai margini della società che creano spontaneamente arte fuori dagli schemi e al tempo stesso di una dirompenza comunicativa che cattura chi guarda e osserva con la sua esposizione cruda e senza filtri (Brut vuole proprio dire Grezzo). In particolare sono molte le donne artiste che, già portatrici del carico e dell’esclusione derivata dal genere e dal ruolo sociale imposto e quindi più facilmente preda di diagnosi psichiatriche, dai sanatori di fino ottocento, nelle pieghe degli strascichi della società vittoriana, dai luoghi inesplorati delle province europee del dopoguerra, hanno usato tutte la loro energia e le loro forze per superare le difficoltà della malattia, della sofferenza o della solitudine, per farne un trampolino di lancio, spesso inconsapevole, di avanguardie espressive. Pensiamo all’arte medianica fatta di penna e matita di Madge Gill che cerca comunicare con la figlia prematuramente scomparsa, all’uso non ortodosso dell’ago della sarta Agnes Emma Richter, che fa della camicia di forza una giacchetta stilosa ricamata con frasi autobiografiche come rivendicazione di un’identità al di fuori dell’uniforme; anche in Italia abbiamo artiste divenute colonne portanti dell’Art Brut e Outsider Art (sua evoluzione), e non dovutamente conosciute se non dal pubblico di nicchia appassionato del genere. Proprio qui a Firenze sorge negli anni ‘70 il Centro Espressivo ‘La Tinaia’, che prosegue di pari passo alla legge Basaglia sulla chiusura dei manicomi, in una strada di libertà espressiva a ‘recupero’ di artisti altrimenti sopiti. Pensiamo a Franca Settembrini, scomparsa nel 2003: “Dalla sua pittura emerge un universo femminile, un mondo costellato di bambine, giovani spose o cantanti dalla folta capigliatura, gli occhi penetranti e taglienti, le dita delle mani lunghe e affilate, tra soli, uccelli dalle piume colorate e angeli.” ( Dal sito: www.lanuovatinaia.org) Cosa proponiamo MAB propone dunque una conferenza per scoprire le incredibili storie e le opere intense di alcune fra le più importanti esponenti dell’Art Brut, con lo stile che dall’inizio ha sposato; multidisciplinare, giocoso, dalla parte dell’umanità che ha voglia di nascere e rinascere che è in ognuno di noi. Durante la conferenza per alcuni dei quadri e delle opere proiettate l’artista Verdiana Raw (già parte dell’Associazione) creerà un discorso sonoro per voce piano ed elettronica, dando modo alle immagini di attraversare lo schermo e vivere accanto al pubblico, cercando soprattutto attraverso l’esperienza irripetibile del momento il contatto fra il presente e il passato e guardando verso il futuro. SI parlerà infatti anche delle prospettive delle giovani artiste outsider con un dibattito a partire da alcune proposte alla cittadinanza, anche in merito al progetto primigenio di fondare un Museo di Art Brut che possa tutelare opere che necessitano di non essere perdute (come quelle dell’OPG di Montelupo) e dare voce a chi viene considerato ai margini dell’arte contemporanea e che merita di avere un suo spazio dove creare ed esporre con la partecipazione attiva di tutta la comunità; per scoprire linguaggi che spingano ognuno di noi a guardare oltre al limite imposto o percepito. Per questo evento parleremo in particolare delle donne artiste outsider e delle nuove correnti che vedono l’uso di mezzi tradizionali recuperati (rilegatoria, tessile e altro artigianato) in chiave futuribile come molte donne hanno fatto e fanno ponendo le basi per un’armonia differente e possibile. Dove Il Chiodo Fisso è guitar wine club e caffè letterario nel quartiere nevralgico che ospita la Stazione Centrale di Firenze; Augusta D’Eredità è responsabile degli eventi culturali del Chiodo, proseguendo il lavoro svolto come Presidentessa dell’Associazione Alma, portata da Augusta ad essere punto di riferimento per persone curiose e intraprendenti, con proposte legate a un vasto ventaglio di tematiche del mondo olistico, accademico, extraaccademico, multidisciplinare. Già in passato MAB e Augusta hanno consolidato un accordo nell’intento di aiutarsi reciprocamente a dare spazio a sogni arditi, un accordo che ad oggi continua.

Evento organizzato da

Aps Museo Art Brut Firenze

Informazioni per il pubblico

Aperto a 23 partecipanti su prenotazione, il prezzo include tesseramento del locale e consumazione. Per info e prenotazioni scrivere a [email protected] (Teresa Maria Vitelli e Verdiana Maria Dolce) oppure rivolgersi ai seguenti numeri: Verdiana 3288256822 Teresa 3397198029

Modalità di partecipazione

A pagamento (15€)

Destinatari

Per tutti