Lo spettacolo narra la storia di Rosalind Franklin, la scienziata inglese che negli anni ’50 scattò la Foto 51, la prima immagine della doppia elica del DNA, risolvendo di fatto uno degli enigmi più agognati dalla scienza. Capire la struttura del DNA significava capire come si trasmettevano i caratteri ereditari, aspetto fino a quel momento sconosciuto; significava, in pratica, svelare il mistero della vita. Una scoperta epocale. Una scoperta sottratta alla Franklin da due colleghi: Watson e Crick; i due le rubarono la Foto 51, l’ultimo fondamentale tassello (di cui senza la Franklin non avrebbero mai disposto in tempi brevi) per completare il puzzle della doppia elica del DNA. Sui libri di scuola e non solo Watson e Crick sono passati alla storia come coloro che hanno dato una svolta alla storia della biologia grazie alla scoperta doppia elica. Una scoperta valsa un Nobel. Un Nobel in cui la Franklin non fu neanche citata nel discorso tenuto da Watson e Crick. Una Franklin che morì a soli 37 anni a causa delle esposizioni ai raggi X per scattare, tra le altre, proprio la Foto 51.