Ispirata al racconto popolare tramandato da Charles Perrault e dai fratelli Grimm, questa messa in scena essenziale e a tratti “meditativa”, si avvale anche della rilettura in chiave archetipica proposta dalla cantadora Clarissa Pinkola Estés, nel suo celebre saggio Donne che corrono coi lupi. Nell’intreccio incantato dei gesti, degli oggetti di scena (in gran parte realizzati all’uncinetto), delle sensazioni sonore e, naturalmente, delle parole, spettatrici e spettatori potranno evocare e condividere emozioni potenti, rivivendole lungo il filo rosso di una storia che suggerisce molteplici spunti di riflessione, sull’attualità come sui meandri dell’animo umano. Il pubblico dovrà aspettarsi uno spazio intimo e avvolgente in cui accomodarsi, ponendo idealmente nel cerchio magico e protetto della narrazione fantasie e paure. Nel pomeriggio di domenica sarà poi possibile parlarne insieme, portando il proprio lavoro a maglia e/o all’uncinetto oppure scegliendo di condividere una pagina, un ricordo, una suggestione, anche grazie all’intervento degli allievi e delle allieve del corso di lettura ad alta voce. Spazio CTI, che è da poco diventato luogo amico di Sheep Italia e partecipa all’attività di “Gomitolo sospeso” per la realizzazione di coperte belle e colorate per i senza fissa dimora, si propone così come realtà di incontro e inclusione, crocevia di umanità.