La guerra vicina, le guerre nel mondo, ci costringono a guardare fuori di noi e fare i conti con la nostra capacità di entrare nelle vite degli altri e vedere/sentire la loro sofferenza. E aprire le nostre porte per dare una speranza. Le donne da sempre hanno patito maggiormente gli orrori della guerra perchè il corpo offeso e violentato è sempre stato bottino di guerra. Racconteremo le storie delle donne che sono arrivate in cooperativa da paesi più o meno lontani (dalla vicina Romania ma anche dal Perù, dalle Filippine, dal Marocco) attraverso le loro voci: i ricordi, i sapori e colori che hanno lasciato e l’arrivo in Italia, in Toscana, l’accoglienza, il lavoro nel sociale con le difficoltà di una lingua e di una cultura diverse, il pregiudizio che esiste. I racconti verranno guidati e colorati di immagini e musiche. Al termine della tavola rotonda faremo un focus sulle parole : fiori o pietre, gentili o discriminanti o, usando le espressione di Marshall Rosenberg (ideatore della comunicazione non violenta), finestre o muri. Ci piace molto porre l’attenzione sul linguaggio perchè le parole sono ponti verso l’altro o baratri di esclusione, sono chiavi che aprono porte, sono potere in quanto capaci di significato, sono strumenti di democrazia. Ci saluteremo con un aperitivo fatto di tante differenze.
Evento organizzato da
G. DI VITTORIO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Informazioni per il pubblico
L'evento è aperto al pubblico in forma gratuita. E' gradita la prenotazione numero massimo partecipanti: 70 per informazioni : Cooperativa G. Di Vittorio 0585 833841 orario 9-12 da lunedi al venerdi indirizzi email Stefania Giusti ([email protected] ) e Lorella Masini ([email protected])
Modalità di partecipazione
Gratuita
Destinatari
Per tutti