Lucia Poli, fiorentina, laureata in Filosofia, insegna per qualche anno nella sua città. Poi si trasferisce a Roma all’inizio degli anni ’70, scrive trasmissioni culturali per la Radio e conduce una serie di trasmissioni televisive per bambini: Ma che cos’è questa cosa?
Si inserisce dal 74 nel movimento dell’avanguardia romana fondando una sua compagnia teatrale e debuttando con lo spettacolo La festa al Beat 72 di Roma. Poi nel 75 apre il Teatro Alberico, spazio polivalente dove nasceranno i suoi principali lavori di quegli anni tra cui il monologo Liquidi (da lei scritto, diretto e interpretato) che dopo ampia diffusione in Italia approderà anche al festival di New York nel 79.
Nel 76 recita in una serie televisiva di successo insieme al fratello Paolo: I tre moschettieri con la regia di Sandro Sequi. Nel 78 è la protagonista di uno sceneggiato televisivo di Achille Campanile per la regia di Ugo Gregoretti: Ma che cos’è questo amore? Nell’80 realizza uno special televisivo sulla Mostra dei Medici a Firenze (curandone la regia e l’interpretazione).
Dell’80 è il lavoro teatrale Achille in Sciro tratto dall’operina di Metastasio con numerosi attori e musicisti. Dell’82 La scimmia ispirato a un racconto di Karen Blixen. Nell’86, procedendo nella sua ricerca al femminile, l’attrice–autrice realizza Per Dorothy Parker, un omaggio alla grande umorista americana.. Nell’88 cura la regia di un’opera lirica: Euridice di Rinuccini-Peri per il Festival musicale di Tagliacozzo
Nel frattempo ha realizzato insieme al fratello Paolo quattro spettacoli teatrali: Apocalisse e Femminilità sul finire degli anni 70 e Paradosso (Poesie di Aldo Palazzeschi) e Cane e gatto (Racconti animaleschi di autori italiani) negli anni 80.
E’ del 90 uno spettacolo scritto per lei da Roberto Lerici: Vuoto di scena. Dal 92 inizia una collaborazione con Stefano Benni e nascono così: Corpo insegnante, Sorelle d’Italia, Bestiacce, bestioline e In attesa della catastrofe.
Nel 96 scrive e interpreta: Deliziosi veleni ispirandosi all’opera letteraria di Ivy Compton-Burnett e nel 99 Patricia Highsmith: brividi dedicato alla grande giallista americana.
Dalla collaborazione con Valeria Moretti nascono all’inizio degli anni 2000: Le sorelle Brontë e Chanson Colette. Mentre Ugo Chiti scrive per lei e quattro musicisti-attori Il fantasma di Canterville, dal racconto di Oscar Wilde, e l’originale Buffi si nasce.
Nel 2007 realizza Edipo e la Pizia, liberamente ispirato a “La morte della Pizia” di F. Durrenmatt, insieme al danzatore Giorgio Rossi. Nel 2008 Angelo Savelli scrive e mette in scena per lei Il diario di Eva, da Mark Twain.
E’ del 2011 lo spettacolo Il Libro Cuore ed altre storie ancora insieme ad Angelo Savelli e il monologo Cittadine scritto con Valeria Moretti.
Nel corso della sua carriera Lucia Poli ha tenuto molti seminari sulla recitazione, sul teatro comico e sulla regia.
Ha interpretato pochi ma interessanti film: negli anni 70 Andare e venire di Giuseppe Bertolucci e Le affinità elettive di Gianni Amico, Paolo e Vittorio Taviani. Nel 90 Faccione di Cristian De Sica, nel 95 un bel ruolo in Albergo Roma di Ugo Chiti le ha valso il nastro d’argento come attrice non protagonista e nel 2000 è stata la protagonista del film di Paolo Benvenuti Gostanza da Libbiano per cui ha avuto il Premio Fice, come migliore attrice per il cinema d’essai.
Nel 2002 è la protagonista dell’episodio di Massimo Cappelli in Sei per sei
e nel 2009 ha un ruolo di primo piano nel film di Citto Maselli Le ombre rosse, presentato a Venezia.
Tra i lavori televisivi degli ultimi anni i più importanti sono i Film TV: Il padre delle spose e Mia cara befana.it.
Nel 2010 ha scritto, diretto e interpretato un cortometraggio dal titolo Evelina s’è desta , col sostegno del Ministero per i Beni Culturali, menzione speciale Corto Lazio 2010, premio “Tulipani di seta viola”.