UNA PER TUTTE E TUTTE PER UNA

di Jacopo Leandri e Carmelo Argentieri

Il talk Nessuna donna è un’isola al Cinema Odeon chiude in bellezza questa prima caleidoscopica edizione fiorentina dell’eredità delle donne. Molto più ricca e capillare dell’omologa parigina (Les journées du matrimoine), a detta di Rossella Gotti di MéMO, venuta appositamente dalla Francia. «Non un festival calato dall’alto – afferma Serena Dandini in apertura – perché il territorio ha risposto con un’offerta di ben 137 eventi Off».

Nella conversazione con le sue sei ospiti, tutti i temi che hanno attraversato il festival sembrano giungere a un’ideale sintesi: la forza del potere femminile risiede tutta nel suo essere diffuso e inclusivo; nella sua capacità di fare rete, costruire relazioni, fondare comunità. «Il potere non è solo prevaricazione e predominio sugli altri. Può essere usato anche nell’interesse e nel bene comune», spiega Livia Pomodoro, giudice in pensione, presidente dell’Accademia di Brera e direttora del teatro No’hma. Teatro che dirige dopo la morte della sorella per proseguirne l’utopia di un luogo di cultura aperto a tutti gratuitamente. Sul tema della memoria, come eredità di valori da trasmettere, viene interpellata Dori Ghezzi, custode del patrimonio della Fondazione Fabrizio De Andrè.

Forte la rappresentanza della comunità scientifica, con Elena Ioli, fisica teorica, e Donatella Lippi, storica della medicina. Quest’ultima da anni si occupa delle salme della famiglia Medici e ha curato l’apertura del sarcofago di Anna Maria Luisa, l’Elettrice Palatina madrina del festival. L’attrice Itziar Ituño, protagonista della serie televisiva prodotta da Netflix La casa di Carta, attraverso la descrizione del suo personaggio ha spiegato quanto essere forti non significhi non poter essere vulnerabili, ma riconoscere le proprie debolezze. Simpatico e arguto lo scambio di battute tra Elena Ioli e Carla Signoris a proposito della “sindrome dell’impostore”, condivisa da molte donne: «prima o poi se ne accorgeranno che non siamo così brave…» ha commentato ironicamente la Signoris, a riprova che essere scienziate, attrici, giudici, cantanti affermate, non protegge dall’insicurezza che le donne hanno accumulato in secoli di subordinazione. Interviene giustamente Livia Pomodoro: «non deve, però, essere una lotta per annullare il mondo maschile. Deve essere una lotta che ha come obiettivo il partire ad armi pari. Io sono riuscita ad avere la mia carriera nonostante le armi dispari. Se un domani non ci sarà più questa opportunità di parità, sarà soltanto colpa delle nuove generazioni».

Forse la toponomastica di Firenze non avrà altri nomi femminili sulle targhe, ma sicuramente dopo questa edizione, le strade della città risuoneranno delle voci e dei nomi delle molte donne di talento che in questi giorni l’hanno attraversata.

“NESSUNA DONNA E’ UN’ISOLA. UNA PER TUTTE E TUTTE PER UNA”: talk condotto da Serena Dandini con Dori Ghezzi, Elena Ioli, Donatella Lippi, Livia Pomodoro, Itziar Ituno e Carla Signoris

23 SETTEMBRE – ORE 21:00

CINEMA TEATRO ODEON

La scuola di Linguaggi Fenysia
si trova a Firenze  in via de’Pucci, 4