Profondità e leggerezza: il diritto di essere “cretine”

di Francesca Desidera per Fenysia Live

Il Teatro della Pergola di Firenze è gremito di pubblico per la seconda serata dell’Eredità delle Donne ed è la risata a fare da padrona. Una Serena Dandini più ironica che mai affiancata da un’esuberante Martina Dell’Ombra, già sua “spalla” in “La tv delle ragazze – Gli Stati Generali 1988-2018”, esordisce sul palco ringraziando la città di Firenze che per il secondo anno ha accolto il festival con affetto e partecipazione. Sottolinea come la presenza maschile tra il pubblico sia significativa, scopo dell’evento non è infatti parlare di donne ma dare voce alle donne affinché siano ascoltate da tutti. Straordinaria anche la partecipazione della cittadinanza al programma OFF “Non è il festival che si cala come lava sulla città ma è la città che partecipa con tantissime iniziative, è uno scambio”, afferma la conduttrice.

Le attrici comiche protagoniste dello spettacolo “Vieni avanti, cretina!” hanno intrattenuto il pubblico con la loro ironia senza però rinunciare a parlare di temi importanti, molte di loro oltre ad essere eccezionali interpreti sono anche autrici dei loro testi. Apre la serata Cristina Chinaglia proponendo un esilarante monologo sui fenomeni culturali di massa parlando del romanzo “50 sfumature di grigio”.

Annagaia Marchioro ironizza sull’omosessualità e discriminazione: “L’amore non è una scelta, è una cosa che ti accade” dice, “e come una legge ma a differenza della legge è uguale per tutti!”
La comica Emanuela Fanelli che, seppur giovanissima può già vantare una serie di importantissimi riconoscimenti, con il suo accento romano accompagna il pubblico con delicatezza e sarcasmo negli angoli dell’animo umano meno celebrati e narrati.
Segue Rita Pelusio, attrice comica molto attenta alla questione femminile, che si chiede come mai se i figli maschi vengono educati dalle mamme vengono su “così male”? Sarà anche responsabilità delle istituzioni, della società, della scuola e… dei padri?

Ospite d’eccezione la fiorentina Lucia Poli, che ripropone un monologo dal suo spettacolo “Per Dorothy Parker”, che partì tanti anni fa proprio dalla città del giglio omaggiando la scrittrice e giornalista statunitense che è stata “una maestra che ci ha insegnato l’autoironia”.
La Dandini confessa all’attrice e al pubblico che proprio assistendo ad un suo spettacolo nel teatro off di Roma “L’Alberghino”, fondato dalla stessa Poli, ha capito cosa voleva fare nella vita, che poteva essere seria e allo stesso tempo far ridere. “Per colpa sua io faccio quel che faccio!” afferma.

Acclamatissima Cinzia Leone che interviene su un tema importante, principe del festival, quello dell’eredità delle madri che ci hanno preceduto.
Molto apprezzate anche le attrici Michela Giraud, Alessandra Faiella, Lucia Vasini e per concludere in bellezza Germana Pasquerosi esibisce in un duetto a dir poco spassoso con la stessa Dandini.

Molte e diverse sono le voci che stanno animando il festival: climatologhe, scienziate, attrici, giornaliste, sportive, cuoche, architette, sindache ma questa serata è stata dedicata alle “cretine” perché è importante rivendicare il cretinismo femminile anche per guarire dalla sindrome di Ginger Rogers che doveva fare tutto ciò che faceva Fred Astaire ma all’indietro e sui tacchi a spillo. Ebbene questa sera viene detto a gran voce: anche le donne hanno diritto di essere sceme, irriverenti e leggere.

La scuola di Linguaggi Fenysia
si trova a Firenze  in via de’ Pucci, 4