LO SCRIGNO DELLA DEA

Presentare un libro significa far capire che cosa è: raccontare la storia che contiene e illustrare il modo in cui è raccontata, presentare le autrici, due donne, la loro vita e le intenzioni che le hanno mosse a pubblicare, cosa hanno fatto per sviluppare le idee che le hanno animate, come materialmente hanno lavorato per trasformare tutti questi pensieri in una sequenza di parole scritte.
Le autrici sono mediatrici tra il libro e il pubblico presente: da qui l’idea di aggregare una mostra fotografica con dei totem che illustrino le storie e alcuni dettagli delle donne raccontate tra le pagine del libro “Lo scrigno della dea”, una pubblicazione motivazionale con l’invito implicito a divenire esperienziale nel quotidiano.

Anche l’idea di proporre 3 laboratori nasce dall’intento di rendere concreti i consigli e i suggerimenti raccontati nel libro, proprio per insegnare in modo tangibile come uno stesso argomento possa essere narrato ed esplicitato con modalità diverse, ma con un fine unico: quello della crescita personale del lettore.

Il primo laboratorio sarà sull’accettazione di sè attraverso un lavoro transpersonale con le miniature, un secondo laboratorio sarà sulla flessibilità cognitiva applicata nel contesto sociale e l’ultimo riguarda la costruzione materiale di un acchiappasogni.
Possibilità di aperitivo a metà serata a discrezione dei partecipanti.