Lo spettacolo teatrale rivisita il mito di Antigone alla luce di alcune figure a noi prossime in lotta contro un potere troppo spesso connivente con il Creonte di turno, davanti allo sguardo indifferente di una massa sempre più anestetizzata verso il dramma altrui. Sulle orme delle Madres argentine, le moderne Antigoni si fanno carico di un lutto gravoso per trasformare la sofferenza in rivendicazione di giustizia. Dal personale al politico, questa lotta non è una semplice richiesta di verità, ma diventa -come già per le Madres- occasione per i sudditi di riflettere sulla propria condizione, al fine di riconquistare quella dimensione di cittadini partecipi della vita della polis. Già nella tragedia greca il ruolo femminile poggia sulla convinzione che la donna possa trascendere la positività del diritto umano, perché gli dei le hanno concesso quella conoscenza delle leggi non scritte, nel cui nome ella è pronta a sacrificare anche la sua stessa vita.
Luciana Riccardi, Ilaria Cucchi e Paola Deffendi hanno votato la loro esistenza alla lotta all’abuso di potere, nella difesa di uno dei valori fondanti della democrazia: la pretesa di trasparenza e giustizia, che troppo spesso in Occidente si considera un presupposto scontato. Ispirate dal loro esempio, altre Antigoni sono in prima linea ogni giorno nella difesa degli unspoken, coloro che non possono alzare la voce per rivendicare quei diritti che stanno diventando sempre più il privilegio di una minoranza.
Informazioni
Evento organizzato da: | Anna Di Giusto |
Informazioni per il pubblico: | Spettacolo ad accesso libero, su prenotazione via email ([email protected]) dal 20 settembre; informazioni: [email protected] |
Ingresso: | Gratuita |
Destinatari: | Adulti |