“Boys don’t cry” Dalla Butch alla Drag King Viaggio nella “Female masculinity”

Durante l’incontro Valeria Santini parlerà di uno degli aspetti del mondo lesbico, dalla Butch alla Drag King, in cui l’essere donna si coniuga a delle espressioni codificabili come “maschili”, sia dal punto di vista estetico che del comportamento. Tale aspetto si ricollega all’immaginario di un femminile indipendente, libero, forte, non stereotipato. Sarà presentato in forma di racconto di vita personale, arricchito da riflessioni politiche e sociali. Al termine il pubblico potrà partecipare esponendo riflessioni, testimonianze, domande.
Nello spazio sarà allestita una mostra di foto che ritraggono la relatrice e donne della storia, dell’arte e dello spettacolo nella loro versione in abiti maschili, realizzata in collaborazione con Sara Di Giacomo.
Il termine “Butch” e utilizzato in riferimento alle lesbiche dalla prima metà del ‘900 in poi. “Butch” è il nome stereotipico per camionisti, boscaioli e altri mestieri considerati tipicamente maschili, può significare anche “uomo duro”. I Drag King possono definirsi come donne che mettono in scena e performano le maschilità attraverso l’abbigliamento, la postura del corpo, gli accessori. Tali pratiche possono essere connesse a perfomance artistiche, ma anche essere finalizzate a stimolare una riflessione sugli stereotipi e i confini di genere.

Valeria Santini
Laurea in Lettere e Filosofia, Dottoressa di ricerca. Attivista femminista e lgbt dal 1989. Ha all’attivo pubblicazioni e partecipato a progetti lgbt nazionali.

Informazioni

Evento organizzato da: Associazione Azione gay e lesbica Firenze
Informazioni per il pubblico: Ad accesso libero
Ingresso: Gratuita
Destinatari: Adulti