FGM/IGM: due pesi e due misure.

Compatibilmente con le misure per il contenimento del Covid-19 l’incontro si svolgerà in presenza presso il Circolo ARCI di San Niccolò.
L’approccio delle relatrici esperte del tema e attiviste (Ino Kehrer, PhD in Diritti Umani, dott.ssa Lucrezia Catania ginecologa esperta di MGF e sessuologa, Anita Catania, giurista, e Sabina Zagari attivista intersex) sarà interdisciplinare e interattivo con il pubblico.
La domanda che ha ispirato questo incontro è per quale motivo, in un quadro di diritti umani in cui i principi di universalità, uguaglianza e non discriminazione sono fondamentali, sono stati adottati approcci diversi alle pratiche di alterazione genitale in relazione al fatto che il sesso biologico del minore sia femmina o con variazione intersex.
Mentre la MGF è stata riconosciuta come una forma di pratica dannosa e di violenza contro donne e ragazze, gli interventi sui genitali di minori intersex sono ancora oggi considerati trattamenti medici.
Le relatrici analizzeranno le due forme di pratiche di alterazione genitale sui minori al fine di valutarne somiglianze e differenze. Tale analisi verrà svolta all’interno del quadro dei diritti umani soffermandosi in particolare su: l’età delle persone coinvolte, l’assenza di esigenze terapeutiche, la mancanza del consenso del minore, la presenza di stereotipi di sesso e genere, gli effetti sulla salute e l’intergità psico-fisica.
L’intento è di avviare una riflessione critica sulla necessità di adottare un approccio diverso nei confronti delle IGM.