La Crumb Gallery, nuovo centro espositivo diretto da Emanuela Mollica, è uno spazio dedicato all’arte e alla fotografia delle donne che il discorso pubblico, sempre più incentrato su un “ritorno” a valori che tali non sono ma che per tali si spacciano, sta cercando di cancellare dalla scena politica, sociale, economica, artistica. Ecco allora che questa mostra sull’Iran assume ancora più senso: il Paese, infatti, nonostante la vicinanza (immaginifica, geografica, storica) resta un mistero e anche un insieme di stereotipi. Viene infatti percepito come un luogo privo di contrasti e di sfumature, i primi uniformati nella politica e nella religione di Stato, le seconde perse da tempo. L’Iran è raccontato al mondo occidentale attraverso i suoi artisti espatriati: chi resta è come se non avesse più voce. Eppure la voce c’è: e la si ode bene il primo giorno del nuovo anno, a marzo, quando, ormai da tremila anni, si celebra Nawruz (nuovo giorno), una festività che risale all’epoca preislamica e che, nonostante gli sforzi, il governo non è riuscito a cancellare. Scuole e uffici restano chiusi per due settimane, tutto il Paese diventa una rilucente e coloratissima ghirlanda di stoffe, cibo e sorrisi. Le foto esposte sono scattate durante quella festività: a Nawruz tutto ciò che è l’Iran, dove non esiste analfabetismo, dove la maggior parte delle donne frequenta l’università, si riversa per le strade e si dipinge sui volti della gente, che a ogni angolo di strada canta e sorride.
Informazioni
Evento organizzato da: | Crumb Gallery |
Informazioni per il pubblico: | Accesso libero, aperto il 4 ottobre per l'inaugurazione dalle 19 in poi, il 5 e 6 ottobre dalle 16 alle 21. Mail: [email protected], telefono: 3473681894 |
Ingresso: | Gratuita |
Destinatari: | Per tutti |